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All’asta la collezione di YBA di George Michael

La popstar  inglese George Michael,  scomparso nel 2016, era anche un  collezionista d’arte contemporanea, la cui raccolta  di opere va  ora  all’asta il  14  marzo  da Christie’s  a Londra.  Icona musicale degli  anni ’80 e ’90, George Michael comprava le opere degli artisti a lui contemporanei, gli Young British Artists, che proprio negli anni ’90 hanno rivoluzionato lo status  quo dell’arte e  che lui  conosceva  personalmente  attraverso  visite  in  atelier  e  nelle gallerie d’arte. Un  dialogo tra spiriti ribelli che include nomi come Damien Hirst, Tracey Emin e Sarah Lucas, con più di 200 opere d’arte che saranno messe in vendita la sera del 14 marzo e attraverso un’asta online nella stessa settimana.  Le  stime vanno  dalle  400  sterline  fino  a  1,5 milioni   e  il  ricavato  dell’incanto  andrà  in beneficenza, proseguendo l’attività filantropica del cantante. L’asta sarà preceduta da un tour mondiale delle opere più importanti in vendita che toccherà anche Shanghai,  in onore  del fatto che gli Wham! sono stati il primo gruppo occidentale ad esibirsi in Cina in  un grande concerto  che ha  fatto  storia  nel 1985,  ma  soprattutto perché oggi è qui che si trovano tanti dei collezionisti più avidi e con maggiore potere d’acquisto.

MICHAEL CRAIG-MARTIN (B. 1941) Commissioned Portrait Untitled (George) wall-mounted LCD monitor/computer with integrated software 49½ x 29½ x 4¾in. (125.7 x 74.9 x 11.9cm.) Executed in 2007 £40,000-60,000 $57,000-84,000Provenance:Gagosian Gallery, London. Acquired from the above by George Michael in 2007.

Gli highlight:       Tra  i  pezzi   importanti  in  vendita  ci  sono  diverse  opere  di  Tracey Emin,    l’artista    inglese  che  ha   recentemente   annunciato   che   trasformerà    in   una fondazione   dedicata   al   proprio   lavoro  il   suo  studio di Margate, cittadina della  costa  inglese  dove  è  cresciuta e  che  oggi  sta  diventando  un  luogo  di  arte  e  cultura dopo la rigenerazione  urbana   trainata  dal  museo  Turner  Contemporary.  In  particolare  ci saranno due neon in edizione di tre stimati 40-60.000 sterline (lo scorso settembre è stato segnato un record  per questo tipo di  opera dell’artista  quando “I Listen To The Ocean And All I Hear Is You”  del 2018 è stato  venduto per 378.500  sterline, da una stima di 115-153.000) e una grande  coperta ricamata  del 200 2 stimata  180-220.000  sterline, un genere che all’asta supera le 700.000 sterline (”Mad Tracey from Margate. Everyone’s been There”, 1997, 722.500 sterline da Christie’s a Londra nel 2014). L’artista  ha  iniziato  a  cucirne  nel  1993 con “Hotel International”, oggi conservata in una  collezione  privata,  esposta  nello  stesso  anno  alla  sua  prima personale alla White Cube di  Londra,  galleria  che  tuttora  la  rappresenta  e  dove  ha  una personale fino al 7 aprile (riserbo sul price range delle opere esposte).
Nell’asta  della  collezione  di   George  Michael   ci sarà  anche  una  delle  famose  opere in formaldeide di Damien Hirst, “The Incomplete Truth” del 2006, una colomba in volo stimata 1-1,5 milioni di sterline,   la stessa stima di “After the Flood” del 2008, anch’essa un cubo di formaldeide delle stesse dimensioni con una colomba, venduto dieci anni fa alla famigerata  asta  “Beautiful  Inside  My  Head  Forever”  il   15  settembre  2008 contemporaneamente al crollo di Lehman Brothers a 1.777.250 sterline.

https://www.ilsole24ore.com/art/arteconomy/2019-02-17/all-asta-collezione-yba-george-michael-164001.shtml?uuid=ABR1MJVB

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