Maxxi, Roma ‒ fino al 30 giugno 2019. Gli Anni Cinquanta e Sessanta italiani rivivono nella monografica dedicata dal Maxxi agli scatti di Paolo Di Paolo.
Il Maxxi celebra Paolo Di Paolo (Larino, 1925) con 250 immagini, alcune delle quali inedite, capaci di raccontare quell’Italia straordinaria degli Anni Cinquanta e Sessanta. Una Italia mossa dalla necessità postbellica di ricostruire, che ci appare sempre come un film con protagonisti straordinari fra scrittori, attori, artisti e gente comune nella loro povertà di comparse, in un mondo che ancora non offre nulla.
Non una ma tante pagine di storia, fermate da uno scatto, ricompongono la visione della vita quotidiana di persone comuni insieme a quelle di grandi artisti.
Come tanti pixel, di misura diversa, che costruiscono una immagine dove si scorge l’origine della nostra cultura: un patrimonio che troppe volte diamo per scontato e che la mostra ci ricorda come un grande album di famiglia ritrovato.
Il ritrovamento di quelle sensazioni, di quei legami con qualcosa di unico è la magia che anima tutta la rassegna.
La mostra arriva, anche a noi come un regalo: l’opportunità di condividere una documentazione che conserva il fascino del ricordo personale. Ci sentiamo un po’ come Silvia Di Paolo, la figlia del fotografo, quando una ventina di anni fa scoprì questo tesoro in cantina, messo da parte dal padre perché nel 1966 “non si sente più in sintonia con i tempi e con la società che si stava formando”.
Sono gli anni in cui chiude Il Mondo di Mario Pannunzio con cui Di Paolo collabora per 14 anni, pubblicando 573 foto di reportage dall’Italia e dal mondo.
DIALOGARE CON I SOGGETTI
Un lavoro puro da artista, una professione che non ha permesso compromessi per chi ha percorso le coste italiane con Pier Paolo Pasolini, raccontando in immagini le vacanze degli italiani, stabilendo un rapporto unico con il poeta. Un rapporto che gli consente di fotografarlo in immagini che diventano parte del racconto della vita di Pasolini a Roma, come capitoli di un suo libro: a Monte dei Cocci o davanti alla tomba di Gramsci nel cimitero acattolico.
https://www.artribune.com/arti-visive/fotografia/2019/04/mostra-paolo-di-paolo-maxxi-roma/