Serenella Lombardi
Origini padovane, una mente creativa e una complicità che ha sempre segnato il suo rapporto con i più piccoli: questo, in sintesi, il ritratto che si può fare di Serenella.
Già all’età di 15 anni le sue creazioni, costruite col filo di rame estratto dai cavi elettrici, la facevano conoscere ai negozi di Padova che si contendevano i suoi bracciali ed orecchini, pezzi unici frutto di una inventiva che andava ben oltre il corso di studi intrapreso.
E poi ancora, la lavorazione dell’argento o la pittura su vetro, la pasta di sale o l’approccio creativo con altri materiali le hanno consentito di comunicare il proprio fecondo talento attraverso molteplici canali espressivi.
Nel 1984 Serenella Lombardi si trasferisce a Cortina dove inizia a lavorare nella Scuola dell’Infanzia ma, ugualmente, continua a sperimentare nuovi materiali e intensi linguaggi espressivi.
L’organizzare, per un pubblico giovane, i laboratori creativi centrati sulla manipolazione di vari materiali ha consentito a Serenella di affinare tecniche e modalità per favorire l’espressività dei bambini. E di nuovo, gli incontri di lettura nei quali la narrazione ha lo scopo di far amare la parola su carta hanno generato nell’autrice percorsi fertili e fantasiosi.
Proprio l’incontro e il lungo rapporto con i bambini (lascerà la scuola solo nel 2006) rappresentano per lei il nodo cruciale della svolta espressiva.
Il progetto Le Fiabe nel Cassetto nasce proprio da qui: immaginate un disegno di gruppo ad opera di bambini, un bosco fitto, ingenuo, semplice ma carico di emozioni intense proprio perché così genuine. Serenella fa sue queste sensazioni e immagina subito di poterle trasmettere e farle provare anche ad altri. E così, aggiungendo una bambina e un lupo ecco realizzata la prima fiaba nel cassetto: Cappuccetto Rosso.
Le fiabe, quelle belle da ascoltare e da sfogliare sono il genere che Serenella ama di più, e infatti da appassionata lettrice comincia a leggere ai suoi bambini fiabe contemporanee. Immaginatela seduta per terra con un nugolo di bimbi che sgranano gli occhi, sognano e si emozionano. Sono i bambini stessi che, alla fine di ogni racconto, fanno a gara per raccontare a Serenella ciò che li ha colpiti ed emozionati. Sotto la sua guida, i bambini trasferiscono tutto ciò rappresentando la fiaba con i mezzi creativi che desiderano, ognuno scelto liberamente, sempre con grande passione emotiva.
E sono proprio queste sensazioni, un po’ tralasciate da noi adulti, che l’autrice vuole farci rivivere, per non dimenticare che questo sentire è bello e che gentilezza, sensibilità ed emozioni fanno e generano bene nel mondo.