TEMPO SOSPESO – Personale di Natino Chirico 19 ottobre – 17 novembre
TEMPO SOSPESO
OPERE DI NATINO CHIRICO
19 ottobre-17 novembre 2017
Vernissage giovedì 19 ottobre dalle ore 18,30
Da tempo presente da protagonista sulla scena artistica nazionale, Natino Chirico è nuovamente ospite della Galleria SpazioCima con una personale dal 19 ottobre (vernissage ore 18,30) al 17 novembre. In esposizione una selezione di opere della sua produzione più recente, che vede, dopo i cicli pittorici dedicati al cinema e ai suoi grandi interpreti, lo sviluppo di nuovi temi legati al mondo della natura e alla riflessione sull’uomo nel mondo attuale. “Il titolo di questa mostra -spiega Chirico- viene dal mio lavoro di quest’ultimo periodo, che vede emergere nel mio immaginario forme primarie -il cerchio, l’ovale- e rarefarsi il colore. E questa è la mia risposta a un oggi incerto, che richiede riflessione e ritorno a elementi/valori di base, come a raccogliere le forze e le idee per un nuovo scatto in avanti. Quindi un tempo sospeso, ma gravido di nuove espressioni.”
Urgenza, condivisione, necessità
Passa alla storia chi lascia dietro qualcosa di sé. Non un mero oggetto o un “fatto”, sebbene molti oggetti e fatti nella storia siano entrati a pieno e doveroso titolo, ma quel “qualcosa” che del suo creatore rivela passione, visione, forza, anche momenti di sconforto, ribellione, necessità e desiderio di raccontarsi, più semplicemente amore. E lo fa in modo così vivace, a volte sanguigno, da trasformare la personalità e la vita del singolo in elemento di riconoscimento collettivo o quantomeno di riflessione. Ecco, quando Natino Chirico nei giorni scorsi, in una delle veloci telefonate di cui è intessuta la nostra amicizia nutrita dall’urgenza della creatività e dal piacere della condivisione seppure solo con uno scatto, una citazione, qualche parola o un sorriso, mi ha detto quella frase, «Passa alla storia chi lascia dietro qualcosa di sé», ho pensato subito alla “storia” che Natino sta scrivendo con le sue opere. Natino è un artista, nel senso più pieno del termine e in un’epoca in cui la parola, spesso abusata, finisce per essere banalizzata. Un artista che vuole comunicare il suo mondo, le sue visioni, le sue idee, la sua passione per la vita e per l’arte. La sua gioia di vivere, che non è soddisfazione leggera e superficiale dell’attimo sereno, ma coscienza, anche tormentata, del divario insanabile tra quotidiano “veloce” ed eternità immobile, prima maledizione dell’uomo e forse pure sua prima benedizione perché è dal tentativo di colmare quel vuoto e di eternarsi che sono nate alcune delle più belle pagine della nostra storia delle arti.
In questa volontà di condivisione che è immenso e generoso racconto di sé, Natino Chirico porta ciò che ama. Ci sono le icone del grande cinema che lo hanno emozionato, non a caso nell’energia dei sentimenti colti e rappresentati, da Fellini sognatore visionario ai drammi incarnati dalla Magnani, fino ad arrivare al suo prediletto, Chaplin, figura eroica nella sua poetica resistenza, sempre sospesa tra la lacrima e il sorriso. E ci sono le sue colombe in volo, emozione scultorea di una “vertigine”, che è aspirazione al cielo, tensione al metafisico, al contempo desiderio di ascetismo e manifestazione di orgoglio, dai francescani a Icaro e ritorno, in un battito – fermo immagine – d’ali. Poi, ci sono le forme essenziali oggetto delle sue più recenti riflessioni pittoriche, dedicate a quello che Natino ha voluto definire il “tempo sospeso”. Un tempo sospeso fatto di forme chiuse, complete in se stesse, che dall’uovo alla sfera parlano della nascita e della rinascita del Sé, dell’epoca, del Bello. E pure della morale. A valori antichi e forme primigenie Natino regala nuove luci. Brillanti. Preziose. Non prive di ombre. Perché è proprio lì, ancora una volta nel contrasto tra la perfezione algida, nell’assolutezza dell’idea, e la sua rappresentazione umana, appassionata e volutamente “segnata” da schizzi di colore che sono indice della velocità di pensieri ed azioni, che riposa il segreto di un Bello condiviso e, soprattutto, condivisibile.
Natino Chirico costruisce una sorta di nido di luce, dove accogliere lo sguardo degli osservatori come fosse un riparo dalle brutture del mondo. Un nuovo orizzonte da vivere, interpretare, “sentire”, seguendo il suo sguardo. Ecco, per me, Natino è lì, nel grande sorriso e nell’abbraccio con cui accoglie ma anche nello sguardo non di rado velato di commozione. Lì, dove gli estremi si confondono e riposa l’infinito potenziale del Tutto. L’emozione pura. Lì dove cerca di condurci. Oltre l’attimo, dentro la storia.
Valeria Arnaldi
“Vita” acrilico su tela “Tuffi” acrilico e tecnica mista su tela
Info mostra: tel. +393474330887 +393311312576
info@spaziocima.it www.spaziocima.it
Ingresso gratuito