Da anni i grandi musei hanno iniziato una lunga corsa per rendere più interattiva la fruizione delle loro collezioni. Un fenomeno, iniziato negli Stati Uniti, ormai inarrestabile. Ora anche l’Italia cerca di adeguarsi, è il caso di 3D Virtual Museum, sponsorizzato da 3D ArcheoLab, anche grazie ai contributi del Comune di Bologna, tramite il bando Incredibol!, e dall’Istituto per i Beni Culturali dell’Emilia Romagna attraverso il bando Giovani per il Territorio, entrambi vinti da 3D ArcheoLab.
Il primo museo 3D del patrimonio culturale italiano, gratis, online e fruibile da tutti. Il progetto è nato nel 2014 con 3D ArcheoLab, una società che si occupa di tecnologie 3D applicate al patrimonio culturale. Prima è stata creata una sezione nel sito di ArcheoLab come test, poi visti i riscontri positivi, sono stati caricati online, nel 2016, 550 modelli di opere raccolti negli anni.
L’obiettivo del progetto è duplice: da un lato avvicinare i giovani al patrimonio culturale italiano in modo immediato, semplice e divertente; dall’altro si vuole fornire un valido strumento per gli studiosi e per chi non ha possibilità di recarsi fisicamente in museo o istituzioni culturali.