Accanto all’uomo dai tempi dei tempi, il cane è stato anche immortalato da pittori e scultori. A Torino, alla Reggia di Venaria, una mostra racconta la rappresentazione di questo straordinario animale nell’arte.
Non sono animali come gli altri, questo lo sanno tutti. Sono cani. Ci sono sempre, per sempre, nella vita delle persone che li scelgono come amici, ma popolano comunque le nostre città, le nostre case, i nostri parchi, le nostre amicizie. E la cosa bella è che è sempre stato così. Dai tempi dei tempi. Alla loro presenza nella storia dell’arte è dedicata «Cani in posa», mostra ideata da Fulco Ruffo di Calabria e sviluppata da Francesco Petrucci in collaborazione con la Glocal Project, fino al 10 febbraio 2019 nelle Sale delle Arti della Reggia di Venaria a Torino. Perché dai tempi pompeiani del Cave canem, il mosaico bianco e nero che tutti ricordano come primo esempio di collaborazione nella difesa del fohttps://www.corriere.it/animali/18_ottobre_23/da-pompei-keith-haring-cane-protagonista-storia-dell-arte-c9322b24-d6d5-11e8-88cf-1b322404b357.shtmlcolare domestico, fino ai quadrupedi che popolano i disegni metropolitani di Keith Haring, ma passando anche per i disneyani Pippo e Pluto, i più dinoccolati fra gli amici di Topolino, i cani sono i più rappresentati dopo l’uomo.
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