Circa 500 opere la raccolta degli industriali lombardi Luigi e Peppino Agrati, sono state recentemente donata a Intesa Sanpaolo, la quale ha scelto di svelare la collezione al pubblico con una mostra alle Gallerie d’Italia in Piazza Scala di Milano. La collezione rappresenta uno spaccato dell’arte italiana tra gli anni Cinquanta ed Ottanta del Novecento in dialogo con gli artisti americani dello stesso periodo.
Fino al 19 Agosto l’allestimento Arte come Rivelazione sarà la prima occasione per ammirarne una selezione originale e variegata, concepita per restare fedele all’ideale dei due fratelli, che interpretarono l’arte del collezionismo come un qualcosa di estremamente personale.
Fausto Melotti e Lucio Fontana sono tra gli artisti maggiormente stimati dai due fratelli, che nell’ambito del panorama italiano si interessarono anche a Piero Manzoni, Enrico Castellani, Alberto Burri, Mario Schifano, Alighiero Boetti, Giulio Paolini.
Questi grandi maestri italiani sono affiancati ad artisti provenienti da oltreoceano come Robert Ryman, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Jean Michel Basquiat e Julian Schnabel.
I due industriali si distinsero anche come stimatori di esperienze che solo in seguito sarebbe state riconosciute come momenti cruciali del Novecento, come nel caso di Christo, incontrato da uno dei due nel Novembre del 1970. Entrando subito in contatto con l’artista, Agrati commissionò alcuni interventi per il giardino della propria villa in Brianza, per poi partecipare alla creazione di Valley Curtain: un grande telo arancione teso nella Valle del Ri, grazie al quale il mondo conobbe l’artista come pioniere della Land Art.
FONTE:
http://www.arte.it/notizie/milano/fontana-christo-warhol-rivelazioni-dalla-collezione-agrati-14529