LA MOSTRA DEI MOSTRI
3 – 7 NOVEMBRE
OPENING MERCOLEDÌ 3 h. 17:00 – 21:00
OPERE DI SILVIA SIRAVO E EDOARDO SIRAVO
I MOSTRI nascono nella testa e nella matita, ascoltando e leggendo i testi degli spettacoli che si devono allestire.
Ed eccoli allora lì, sulle pagine dei copioni, accanto alla battuta che si deve imparare a memoria, eccoli che strillano, piangono, sbeffeggiano e danno sfogo ai sentimenti che vanno oltre al testo che si ha davanti.
E mentre il tuo collega s’intestardisce su un’intonazione che il regista pretende da lui, tu ne approfitti per scarabocchiare i MOSTRI che si sono affastellati nel tuo cervello, nati un po’ dalle parole di Eschilo o di Beckett, di Pirandello o di Plauto, di Shakespeare o di Sofocle e qualcuna anche … del regista stesso.
A voi allora i mostruosi MOSTRI, trasportati in uno spazio diverso dalla sala prove e dal cassetto della libreria, esposti assieme ai MOSTRI di mia figlia Silvia, per “mostrare”, ancora una volta, le nostre affinità.
Un piccolo gioco comune, che abbiamo voluto “provare” ad esporre, senza presunzione alcuna di grande talento artistico e pittorico, ma per condividere con Voi il fatto che, se nell’acquaforte di Francisco Goya, “Il sonno della ragione genera mostri”, nel nostro più modesto caso, il sonno alle prove genera … LA MOSTRA dei MOSTRI!!
Edoardo Siravo
ERANO TUTTI I MIEI MOSTRI
Una mostra senza senso, senza giudizio, senza pensiero, istinto puro, putrefatto e anche puerile. Quando un bambino disegna una casa e il caminetto è la cosa più importante e allora è enorme e poi non rimane più spazio per la casa. Vuole far uscire i mostri allo scoperto, farli conoscere ad altri amici magari anch’essi abitati da mostri.
I pochi graffi della “DisegnAttrice” si possono ispirare a personaggi da interpretare o a parole trovate fortuitamente. I suoi mostri compaiono o sul treno o sul copione o tra i camerini, nascono per caso, irriverenti o dolenti. Sono sintesi di passioni vissute o intraviste, tragedie in due tratti o commedie trattate male. Al centro ma anche un po’ di lato spesso due bocche che si mangiano, si leccano, si feriscono con una lingua che è un’arma a unico taglio: l’ironia! L’incontro scontro fra…intendimenti, fra uomini, donne, creature, peli e nudità. Veloci come una battuta di spirito o un coito interrotto.
Vuole domandare: “E tu quanti anni di mostri?!” O forse no, perché poi c’è il rischio che qualcuno risponda. Vuole fare uscire i mostri dalla gabbia e portarli alla ribalta, quindi si salvi chi può ma soprattutto si MOSTRI chi può!
Silvia Siravo