David Bowie non era ancora David Bowie. Egli conservava ancora il suo vero nome, David Jones, nel 1965 quando aveva appena 18 anni. Un giovanissimo cantante, sassofonista, interprete e cantautore. Phil Lancaster, il batterista della band, racconta che la band era alla ricerca di un cantante, dopo l’abbandono del frontman precedente.
Nella primavera del 1965 apparve però, quasi magicamente, David Jones che aveva appena lasciato il passato gruppo, i Manish Boys. I primi singoli, dalla matrice blues e rockabilly alla John Lee Hooker, come You’ve Got a Habit of Leaving, non riscossero però successo tra il pubblico. David cacciò l’agente, Leslie Conn, sostituendolo con Ralph Horton. Quest’ultima fu una delle principali che influenzarono il look del futuro Ziggy Stardust con influenze mod. L’attenzione dedicata quasi interamente al frontman non piacque però al gruppo che da lì a poco, si divise.
IL CARATTERE DEL FUTURO ALADDIN SANE
Lancaster racconta chiaramente di come conobbe quella personalità così estrosa, unica e particolare che fu Bowie. Il batterista dei Davy Jones & The Lower Third narra di un tipo piuttosto magro con i capelli decolorati e le radici più scure. Aveva un grande senso dell’umorismo e un portamento da leader carismatico, come se avesse molto più dei suoi 18 anni. La caratteristica già singolare fu non solo la sua aria di mistero, ma la sensazione di lavorare con lui da anni, nonostante si conoscessero da pochissimo.