Christie’s ha cominciato la vendita della collezione di David e Peggy Rockfeller con l’obiettivo di raggiungere il miliardo di dollari entro fine settimana. Un obiettivo ambizioso ma già molto vicino, con la prima serata di vendite si sono già raggiunti i 646 milioni di dollari.
L’asta, il cui totale degli incassi andrà a 12 cause filantropiche scelte personalmente dalla famiglia Rockefeller, è stata annunciata come l’asta del secolo. L’evento ha dato ragione a Christie’s, la quale poco tempo prima aveva messo a segno il colpo del Salvador Mundi di Leonardo da 450 milioni di dollari. Preceduta da un tour internazionale che ha coinvolto oltre 75 mila persone, la vendita ha segnato prezzi record per sette artisti tra cui:
Matisse – l’Odalisca sul Divano con Magnolie, venduta per oltre 80 milioni di dollari;
Monet – un esemplare della serie Ninfee in Fiore, venduto per quasi 85 milioni di dollari;
M0randi – Natura Morta, chiuso a 4 milioni e mezzo di dollari cioè ben il doppio della stima.
Tra gli acquirenti, ovviamente coperti da segreto, anche alcuni musei. Tutte le opere messe in vendita sono passate di mano. La star della prima serata è stata Fillette à la Corbeille Fleurie di Picasso, venduto per 115 milioni di dollari diventando, così, la seconda opera del maestro più cara in assoluto dopo Les Femmes d’Alger (Version O), venduta nel 2015 dalla stessa Christie’s per 180 milioni di dollari.
I Picasso e i Matisse, ma anche gioielli, arredi, ceramiche e cineserie erano stati ammassati dai Rockefeller nelle loro varie case di Manhattan, Pocantico Hills, la valle dell’Hudson, il Maine. David, l’ultimo nipote dell’omonimo petroliere fondatore della Standard Oil, era morto nel marzo 2017 a 101 anni, lasciando scritto per testamento che i proventi delle raccolte fossero devoluti a 12 organizzazioni tra cui la Rockefeller University, Harvard, il MoMA, il Council on Foreign Relations e il Maine Coast Heritage Trust.
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