Per la nuova collezione Prêt-à-Porter Primavera-Estate 2018, presentata recentemente a Parigi, Dior, in particolare Maria Grazia Chiuri, si è ispirato all’opera di Niki de Saint Phalle ma anche all’amicizia con l’artista Marc Bohan, all’epoca direttore artistico di Dior.
Una storia che ha inizio nel 1965 quando Niki de Saint Phalle presenta le sue prime Nanas in lana e carta pesta ed incontra Marc Bohan tramite il gallerista che organizza la sua mostra. Diventano presto amici, pieni di ammirazione l’una per l’altro e di attrazione per le loro creazioni. Marc Bohan, amante dell’arte, acquista quattro Nanas: una grande in costume da bagno a righe, una piccola con abito e bretelle, un’altra nuda e tatuata ed una monumentale con una borsa a mano.
Niki de Saint Phalle adora le silhoutte che Marc Bohan crea per Dior, ben presto diventa cliente della Maison, partecipa alle sfilate ed il direttore artistico disegna pezzi appositamente per lei. Quasi vent’anni dopo questa amicizia sembra sempre più uno scambio reciproco di creazioni ed ispirazioni. Nel 1982 Niki si rivolge a Marc per vestirla in occasione del lancio del suo profumo. Nel farlo, Marc Bohan riprende i codici estetici delle sue opere sensuali e colorate, le prove di questi lavori sono immortalate da diversi scatti in cui il direttore artistico posa sul capo dell’amica Niki una tiara composta da serpenti intrecciati.
Due anni dopo, viene posizionata una Nana sulla scalinata del Grand Palais, dove sfila la collezione primavera-estate 1984 di Dior. Un dialogo infinito tra la Maison e Niki de Saint Phalle, portato oggi avanti da Maria Grazia Chiuri con la nuova collezione.
FONTE:
https://www.dior.com/diormag/it_it/article/niki-de-saint-phalle-e-dior