Milioni di mattoncini Lego, uniti insieme dal genio di Nathan Sawaya, diventano arte nella mostra itinerante “The Art of the Brick”.
Protagonisti indiscussi dell’esposizione di arte contemporanea che ha fatto tappa a Torino, i piccoli giocattoli con i quali, almeno una volta nella vita, abbiamo giocato quasi tutti. A ospitare le istallazioni è la Promotrice delle Belle Arti, dove i visitatori potranno osservare le opere dell’artista americano fino al 24 febbraio.
Oltre a riconoscere a Sawaya l’originale intuito di trasferire i Lego nel mondo dell’arte, la sua peculiarità risiede probabilmente anche nella sua reinterpretazione delle opere mainstream. Dalla Gioconda di Leonardo, all’Urlo di Munch, al Bacio di Klimt, l’autore non dimentica mai di inserire all’interno di ogni riproduzione il proprio estro. E se la Gioconda si trasforma in un mosaico che offre un’immagine sfocata del notissimo volto, quasi una foto, il Bacio del pittore austriaco diventa tridimensionale e i due amanti, usciti dalla bidimensionalità del dipinto, sono vicini allo spettatore che può contemplarne la vivacità dei colori e le forme.